domenica 20 giugno 2004

Cominciamo ad avvistare navi

Procediamo col NNW fino all'arrivo d’alcuni temporali che raffreddano l'aria e fanno ruotare il vento di nuovo verso nord. Che barba! La rotta diventa 070°, ben lontana dai 020° necessari per Falmouth. Nel pomeriggio il vento ruota ancora verso NW e siamo di nuovo in rotta, anche se sempre di bolina, larga però. La velocità al solcometro è spesso vicina ai sette nodi mentre il GPS segna circa un nodo in meno a causa della corrente contraria. Scipio, il timone a vento, è inutilizzabile, durante la notte si è letteralmente masticato una delle sue due sagole, per cui ora non si può usare e la riparazione è impossibile con questo mare, la poppa sale e scende così tanto che se tentassi una riparazione finirei certamente in acqua. Ci sarebbe Pasqualino Settebellezze, il timone elettronico. Ma lui è schizzinoso, ha bisogno di mare calmo.  In queste condizioni d’onda formata timona peggio lui di un montanaro tibetano. E allora si sta alla ruota del timone. Per fortuna a queste andature Ulyxes non ha quasi bisogno di correzioni, per lunghi periodi va diritto come una freccia, le onde non lo disturbano e quindi tenere la rotta è agevole. Nel pomeriggio schiviamo di misura vari temporaloni che corrono con rotta est e proseguiamo in una bellissima veleggiata, quale non avevamo visto da tanto. Siamo in rotta, la velocità va dai sei ai sette nodi, la barca è appoggiata e stabile sulle onde, il vento va dai 15 ai 25 nodi, un incanto, anche perché, nel pomeriggio, il cielo si è ripulito completamente, è una vera orgia d’azzurro. I delfini ci hanno deliziato varie volte con le loro sagome snelle e le acrobazie subacquee, fino al  “coup de theatre” finale: dei grossi esemplari, in gran velocità, uscivano interamente dall'acqua e poi ricadevano in mezzo a grandissimi spruzzi, il tutto a breve distanza dalla barca. E’ un esercizio che si vede raramente. Sono sicuro fosse una dimostrazione di abilità, in esclusiva per noi, da parte di esemplari forse un tantino esibizionisti. Durante la notte il vento scema e ruota a SW. Il cielo si copre. E’annunciata una burrasca su Biscaglia e Manica. Non c'è tempo da perdere, andiamo con fiocco e motore, sotto una pioggia torrenziale. Cominciamo ad avvistare navi che, seguendo la nostra stessa rotta, stanno allineandosi per transitare nella zona regolamentata di Ouessant, il capo che dà in pratica l'accesso alla Manica per chi viene da Sud.

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