giovedì 6 ottobre 2011

Verso la Spagna

In tanti mi stanno seguendo e io....mi sento osservato... No, scherzo, pero' credo che qualcuno sara' un po' curioso di sapere come va la vita pratica a bordo. E allora vi parlo di stanotte. Con questo tempo buono e col fatto che il motore fa un po' di fracasso ho deciso di dormire in pozzetto. Non che sia comodissimo, perche' le sedute sono strette e mi devo un poco arrangiare, ma tant'e', tirando fuori quel poco di fachiro che c'e' in tutti noi, mi sono trovato una posizione che mi permetteva di dormire. Immaginate la situazione, sto sdraiato, un po' rannicchiato, sul materassino della cuccetta, esso e' grande per la seduta del pozzetto, per cui tenta sempre di scivolare giu' e io lo tengo in posizione col mio peso, precariamente. Mi copro con un piccolo plaid corto e stretto, ogni volta che mi muovo il plaid si sposta, il materassino mi sfugge di sotto e il giubbotto col quale mi proteggo il busto mi si arrotola intorno. Qualunque cambiamento di posizione si porta dietro un sacco di aggiustamenti perche' alla fine possa dire di essere coperto. Com'e' come non e' sto dormendo bel bello in questo mare d'olio, con una bella luna, che pero' non vedo perche' ho naturalmente steso per intero il tendalino che, come una bassa capanna, mi protegge dall'umido. Verso l'una sento uno strano rumore, ancora sono praticamente addormentato, vaneggio che e' un rumore davvero fastidioso, continuo a chiedermi cosa sia mentre cerco di ignorarlo per continuare a dormire, ho ancora tanto sonno che non riesco neppure ad aprire bene gli occhi. Ma lui imperterrito continua, e' una sorta di cicalino potente e regolare: TAAAAA....TAAAAA....TAAAAA, che p...lle, e quando la smette che ho sonno? Ma lui continua imperterrito. Mi sono mezzo seduto, ancora intontito, quando un fulmine irrompe nella mia mente. Caa..pperi ma e' il ricevitore radar, quel sistema che ho appena montato e che, quando un radar gli dirige il suo fascio, reagisce facendo suonare un cicalino che fa proprio TAAAAA....TAAAAA....TAAAAA. Ma se c'e' un radar nelle vicinanze c'e' anche una nave che lo porta a spasso, ma allora c'e' una nave nelle vicinanze. Mi sveglio istantaneamente, e' urgentissimo che mi accerti della sua posizione e nell'ordine:
- mi sollevo, portandomi appresso plaid e giubotto che mi avvolgono tutto, gambe comprese, rischiando di farmi rotolare a terra,
- urto con la testa il tendalino che mi rispedisce seduto,
- mi rialzo, stando chinato, mi libero furiosamente del fardello costituito dal plaid e dal giubotto
- allungo una gamba per uscire dal tendalino e la infilo nel maledetto secchio che sta sempre in pozzetto,
- scalcio, stando sempre chinato, per liberarmi del secchio rimanendo appoggiato sull'altra gamba, ma il maledetto non mi molla. E certo, io l'avevo legato e lui non poteva andare da nessuna parte anche se scalciando l'ho mezzo rotto.
Finalmente, in qualche modo, muovendomi freneticamente nel buio del tendalino riesco a liberarmi e a osservare che la nave c'e', e' ancora molto lontana e non c'e' alcun problema. La prossima volta il secchio lo sistemero' altrove.
Passando dal sorriso al serio vi devo dire che questo apparato francese e' un portento, in navigazione d'altura e' una vedetta sempre attenta e mi toglie il gravoso compito di guardare fuori almeno ogni dieci minuti per evitare incontri ravvicinati con il traffico marittimo. L'apparato,di costruzione francese, appropriatamente, l'hanno chiamato MER-VEILLE, giocando sulla parola merveille(meraviglia) e mare-veglia. Bel calembour che mi ispirato il nome del nuovo apparato(tutte le Entita' importanti a bordo di Ulyxes hanno un nome proprio, sapete, e' per una forma di rispetto), quindi il nome col quale l'ho battezzato e' CACAO, perche'? direte. Ma e' semplice, vi ricordate Renzo Arbore e il suo Cacao Maravigliao......

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