lunedì 21 giugno 2004

La Cornovaglia

Continuiamo ad andare a vela e motore per mantenere rotta 020°, il vento è quasi calmo ed il mare è incredibilmente liscio, sembra impossibile che da qui a trentasei ore si possa scatenare una burrasca forza 9, ora sembra una piscina ed invece è l'Atlantico. Il traffico in questa zona è impressionante, a volte, contemporaneamente, ci sono in vista fino a 7-8 navi, ho il mio da fare per tenere la situazione sotto controllo. Inoltre c’è da seguire il nostro progresso in rotta in maniera molto accurata. Dopo la ricezione dell’avviso di burrasca, avrei avuto la possibilità di cercare riparo a Brest, ma non ho carte di dettaglio di questo porto e con questa velocità dovrei arrivare a Falmouth prima che la burrasca c’investa. So però che non c’è molto margine. Durante la giornata accade un fatto veramente fuori dell’ordinario. In varie occasioni ho la quasi certezza di aver avvistato terra, ma la distanza era eccessiva perché fosse possibile. Si trattava d’illusioni ottiche, una cosa davvero straordinaria. Questi aspetti misteriosi e illusori delle nubi (perché di nubi si trattava) non li avevo mai sperimentati, neppure quando volavo. Alle 22:00 riconosciamo finalmente il faro di Lizard Point.  E’ la Cornovaglia.

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